
“La vicenda della nave “Diciotti” lascia molte ferite nel nostro Paese e non sarà semplice sanarle tutte. Non è la nostra Italia quella che non difende il valore dell’accoglienza e della solidarietà e che non rispetta i diritti umani. L’ Europa, ancora una volta, è risultata sorda alle richieste di una condivisa gestione del fenomeno migratorio e se, come tutto ciò non bastasse, si è aperto un ennesimo conflitto tra i poteri dello Stato, ovvero tra una parte del Governo e la Magistratura. Non accettiamo un approccio che metta in secondo piano i diritti della Persona, dal cui rispetto si deve sempre imprescindibilmente partire anche per porre legittime rivendicazioni politiche. Il dialogo con l’Europa va condotto – sempre nel solco della legalità – anche dopo lo sbarco. Ma nessuno può restare indifferente a oltre 1600 morti in mare dall’inizio dell’anno ad oggi!”