Ancora uno sfregio alla civiltà: scritte vandaliche sull’aiuola contro la mafia
Dopo le scritte sulla Batteria Masotto, che tanta indignazione hanno suscitato, i vandali sono tornati in azione. “Armati” di bomboletta spry hanno agito contro un simbolo della lotta alla mafia, l’aiuola con la pianta d’ulivo piantata dal Movimento cristiano lavoratori nel 25esimo anniversario della strage di Capaci. La scritta “Balordi” è apparsa proprio sotto la targhetta commemorativa nell’aiuola di via XXIV Maggio (Rampa Rosa Donato). Un’altra scritta è apparsa nel muretto accanto, per “completare” l’offesa. La pianta d’ulivo “Per lo Sviluppo contro le Mafie” era stata collocata lì da MCL il 23 maggio del 2017 dopo aver riqualificato le due aiuole abbandonate, per ribadire il no ad ogni forma di mafia.
“Non potevamo non pensare ad un albero di ulivo quale segno di pace – aveva dichiarato due anni e mezzo fa Fortunato Romano, Presidente Provinciale MCL – che ciascuno di noi deve coltivare e alimentare. Per la nostra organizzazione lotta alle Mafie significa anche contrasto all’illegalità diffusa ad ogni forma di corruzione e soprattutto contrasto delle povertà perché è proprio della fragilità economica e sociale che le mafie si nutrono”. Da allora MCL ha continuato ad occuparsi dell’aiuola, curando lo spazio che si trova proprio al fianco dell’istituto di Sant’Anna. La scoperta, questa mattina, dell’atto vandalico, fa riflettere, non soltanto per lo “sfregio” ma anche per la profonda ferita inferta alla lotta per la legalità e contro ogni mafia. Il gesto si commenta, purtroppo, da sola