Mentre il lavoro continua ad imporsi come la “prima questione sociale”, si fa sempre più urgente la necessità di ripensare il rapporto – tuttora assai problematico – tra formazione, mercato del lavoro, mondo delle imprese e dei servizi. Scuola e università sono sfidate a colmare ritardi, a sviluppare capacità cognitive e non cognitive, a fornire competenze aggiornate, a ridisegnare il loro compito educativo e formativo. Ma anche il sistema produttivo, sempre più tentato di affidarsi acriticamente alle nuove tecnologie, è chiamato a costruire per i giovani occasioni di lavoro adeguate al loro livello di scolarizzazione e di conoscenze, ancora inferiore alla media europea, ma comunque accresciuto. E la politica stessa deve mostrarsi capace di assicurare le condizioni e di predisporre gli strumenti per migliorare i nostri sistemi formativi e per favorire la creazione di nuove imprese, di nuovo sviluppo, di nuovo lavoro. Sulla scia della recente Settimana sociale dei cattolici italiani, dedicata a “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo, solidale”, questa quarta edizione della Winter School si propone di mettere a tema il rapporto tra lavoro e formazione, approfondendo in primo luogo le coordinate storiche, culturali ed educative del problema, nel contesto dei rapidi mutamenti che investono il mondo produttivo, dando luogo da un lato a nuove criticità e dall’altro dischiudendo opportunità inedite. In questo quadro, ci si interrogherà poi più specificamente su questioni come l’alternanza scuola-lavoro, il rapporto tra università e mondo del lavoro, il bilancio delle competenze, il lavoro e le nuove tecnologie e la formazione ai nuovi lavori.